IL CAMERIERE UMANOIDE


Editoriale del 7 ottobre 2021

Quella del cameriere è una professione senza futuro. Il personale all’altezza (professionale, umana, culturale) scarseggia ed è sottopagato, facile prevedere che presto i camerieri verranno sostituiti da robot umanoidi. “Linguine alla nostra maniera” si legge nel menù. “Quale sarebbe la vostra maniera?” chiedo a un cameriere in carne e ossa. “Mi scusi, sono qui da poco, mi dia un minuto e glielo dico!”.
I camerieri robot saranno invece in grado di rispondere con prontezza a qualsiasi domanda.
“Che pepe avete usato in questo piatto, ALENIOS?”
“Signore, lo chef ha utilizzato un pepe verde in grani della regione di Penja in Camerun. Lo ha preferito a quello di Lampong, anch’esso molto pregiato. Il produttore si chiama Ahmadou Nyobè, di etnia Bamilikè, vive a Makari, quasi sulle rive del lago Ciad, ha quasi quarant’anni, è sposato e ha cinque figli. Quest’anno la moglie lo ha lasciato ed è fuggita con un anziano coltivatore di banane. Il pepe si ottiene dal frutto acerbo ma durante l’essiccazione viene trattato da Ahmadou e dai suoi figli in modo che mantenga il suo colore”.
“Grazie ALENIOS!”
Diversamente cialtroni, direte voi. Ce ne faremo una ragione.

Marco Schintu (Ufficio pesi e misure di Aristan)

“Quella del cameriere è una professione senza futuro. Il personale all’altezza (professionale, umana, culturale) è raro e sottopagato, facile prevedere che presto i camerieri verranno sostituiti da robot umanoidi.”
Da IL CAMERIERE UMANOIDE – Editoriale di Marco Schintu (Ufficio pesi e misure di Aristan)

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