IL CANE (VIRTUALE) E' IL MIGLIOR AMICO DEL CERVO


Editoriale del 12 giugno 2018

“I cani abbaiano, ma la carrozza passa”, diceva un antico proverbio che invitava ad andare dritti per la nostra strada, senza curarci delle critiche livorose, variante rurale del dantesco “Non ragioniam di lor, ma guarda e passa”. Oggi i cani abbaiano, senza esserci, quando passa il treno. Si tratta di una trovata a dir poco originale messa a punto dall’Istituto di Ricerca di Tecnica Ferroviaria di Tokyo, allarmato dal gran numero di cervi che, sulle montagne giapponesi, attraversano i binari finendo sfracellati dai treni. A differenza dei cinesi e dei coreani, che i cani se li mangiano e immaginiamo tanto più i cervi, i giapponesi sembrano dimostrare una sensibilità animalista encomiabile. Così questi cervelloni hanno escogitato un sofisticato sistema acustico che emette, dalle pareti esterne dei vagoni, il suono costante dell’abbaiare dei cani, in modo da spaventare i cervi e gli altri animali, tenendoli alla larga dai binari. E facendo contenti sia gli uomini sopra il treno, che arriveranno a casa puntuali senza sospensioni e ritardi a causa degli incidenti, sia le bestie di montagna, che torneranno incolumi nelle loro tane senza finire sbrindellate sotto il treno. Pare che il sistema funzioni piuttosto bene, avendo ridotto del 50% la strage di cervi. Il valore aggiunto, come direbbero i tonti, è quello impagabile dello spettacolo surreale e grottesco del treno che parte e va non più tra l’antico sferragliare delle ruote sulle rotaie né nel silenzio asettico delle frecce Tgv, bensì in mezzo al chiassoso abbaiare di un canile impazzito ma virtuale. Siamo convinti che i saggi tecnici nipponici abbiano certo provveduto a insonorizzare gli scompartimenti, risparmiando ai viaggiatori il sound da incubo di un assurdo canaio permanente. Però, anziché progettare le solite palloccolose vacanze banali a Ibiza e alle Seychelles, vi consigliamo quest’estate di prendere un aereo per il Giappone e, arrivati là, organizzare un trekking alternativo lungo i binari delle ferrovie di montagna. Immersi nei panorami inediti di quei luoghi esotici, sarà un incanto camminare accanto alle rotaie e godersi, a ogni passaggio di treno, il frenetico e indiavolato abbaiare di una muta casinara di cani invisibili. Da sbudellarsi dalle risate, a compenso di ogni stanchezza. E che struggimento udire nel tramonto, mentre i vagoni filano via spediti verso la stazione, gli ultimi bau bau spegnersi in lontananza e fraternizzare coi cervi per il pericolo scampato. Meglio di un ecloga virgiliana. Da raccontarsi a veglia, come si diceva nelle campagne toscane.   

Fabio Canessa 

Preside del Liceo Olistico Quijote

https://youtu.be/2xB3HNZUxLU

Così questi cervelloni hanno escogitato un sofisticato sistema acustico che emette, dalle pareti esterne dei vagoni, il suono costante dell’abbaiare dei cani, in modo da spaventare i cervi e gli altri animali, tenendoli alla larga dai binari. ( da IL CANE (VIRTUALE) E’ IL MIGLIOR AMICO DEL CERVO, editoriale di Fabio Canessa)

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