Il 6 maggio del 1988 mi chiamò Ruth Nivola dalla splendida villa di East Hampton, lussuosissimo sobborgo di New York.
“Antine ci ha lasciato”, mi disse: “E mi ha raccomandato di comunicarlo a te che scriverai sicuramente della sua morte”.
Piansi senza lacrime, come usiamo in Barbagia.
Di buon mattino, Costantino Nivola il grande, figlio di muratori e padre di artisti, si recò nel negozio dell’Isola, nel cuore della Grande Mela. E disse al direttore, sardo anche lui:
“Prestami su tapize dei mortu”, il tappeto di morte.
Lo srotolò, lo adagiò sul pavimento del retrobottega e si addormentò per 3 ore. Poi meticolosamente lo arrotolò, ringraziò, salutò e tornò a casa.
Qui si vestì con l’abito di velluto confezionatogli dal suo compaesano Paolo Modolo e mise la cravatta di lana che gli aveva intessuto la nipotina con i ferri da calza.
Poi diede un bacio a sua moglie e le disse.
“Addio Ruth: oggi muoio”.
La grande donna ebrea – che aveva sposato mezzo secolo prima e per amore della quale fuggì dall’Italia del manifesto della razza per rifugiarsi in America – sorrise dicendogli “che matto che sei”.
Si sdraiò sul divano e si addormentò per non più risvegliarsi.
All’ora di cena lei lo chiamò.
Ma lui era già andato via.
Ruth si inginocchiò e si invocò per la sua anima al dio del Talmud. Anzi, ad ogni Dio dei giusti
Scrivo queste righe 37 anni dopo, ora che vedo la morte camminare al mio fianco.
Ho comprato anch’io una stuoia da morto.
Quando non sarò più in grado di sconfiggere il male con cui si è alleata sentirò anche io il gelo percorrere le mie ossa.
E, per non vederla più, mi sdraierò nel mio “tapize de mortu”.
Senza alcuna paura, però.
Perché la fede incrollabile che ho nella vita mi servirà da viatico anche nel momento della fine.
Dormirò.
E andrò a ricongiungermi con tutti coloro i quali mi furono cari un tempo.
Antonangelo Liori (Pastore di Aristan)
“Dormirò. E andrò a ricongiungermi con tutti coloro i quali mi furono cari un tempo”. Da IL GIORNO IN CUI NIVOLA MORÌ – Editoriale di Antonangelo Liori (Pastore di Aristan)