Sono una persona estremamente riservata. Mi terrorizza l’idea che tra qualche migliaio di anni venga scoperto il mio corpo ancora intatto sotto la cenere di un vulcano o nel fondo di un ghiacciaio. Pietrificato in una smorfia di dolore che non avrei voluto che nessuno vedesse. Ma la cosa che proprio non mi auguro è che qualcuno decida di utilizzare quella mia povera mummia per sottoporla a tomografie assiali computerizzate o a risonanze magnetiche focalizzate sul mio apparato digerente, per cercare di capire cosa mangiavo e quanto mangiavo. E scoprire infine quello si dice da sempre: un tempo si mangiava meglio.
Marco Schintu (Gastronomo)
“Ma la cosa che proprio non mi auguro è che qualcuno decida di utilizzare quella mia povera mummia per sottoporla a tomografie assiali computerizzate o a risonanze magnetiche, focalizzate sul mio apparato digerente, per cercare di capire cosa mangiavo e quanto mangiavo.”
Da LA MUMMIA – Editoriale di Marco Schintu (Gastronomo)



