La caccia, quella agli animali, contiene delle ambiguità che ormai rientrano in una statistica. Ogni anno qualcuno viene impallinato da qualcuno. L’avrà fatto apposta? Errore di sbaglio? Invidia di cacciatore? Grande mira? Abbaglio? Boh!?
A caccia si deve stare attenti alle buche nel terreno, ai cespugli che possono nascondere di tutto, da una vipera a un cinghiale vagante, ma ci si deve guardare anche dai cacciatori, anche quelli che sono venuti in comitiva con voi.
Guai a inchinarvi per allacciare gli scarponi, c’è sempre qualcuno che non sa rinunciare, prontezza di cacciatore “Sai, ho visto le foglie muoversi, pensavo che tu fossi un cinghiale” – “Un cinghiale? Ma se è chiusa la caccia al cinghiale!”.
“Ma anche tu, perché stavi in quella posizione?” – “Stavo facendo un bisognino, mi stavo pulendo”.
“Scusa Carlo, ho visto questa cosa strisciare” – “Questa cosa ero io” – “Dai alzati, fatti vedere da dott. Maxia, forse è niente” – “Non ce la faccio, sento che mi rimane poco, la mia parte di selvaggina prendila tu, pensa tu a mia moglie, anzi no, pensa solo ai miei bambini e mia suocera”.
In Sardegna si è creata nel tempo una grossa rivalità tra cagliaritani e nuoresi. Ogni tanto c’è un furto di fucili, qualche volta anche furto generico di portafogli. Si tratta di risarcimenti, di prese di posizione, niente a che fare con la voglia di arricchirsi.
I cacciatori (cagliaritani) non rispettano i muretti a secco, non rimettono a posto le pietre, aprono i cancelli e non li richiudono, non rispettano neanche gli animali del posto. A me hanno raccontato di maiali bradi presi a pallinate, nel 1984 e nel 1987. Ma questo è il caso in cui si va a caccia per puro divertimento.
La selvaggina, a sentire i cacciatori, non ha mezze misure: o è troppa o troppo poca. In molti casi si ripopola il territorio con lepri imbambolate, che si mettono in posa quando vedono un cacciatore che prende la mira.
Avvertimento: se come soprannome vi hanno messo margiani (volpe) o sirboni (cinghiale), chiedete di essere chiamati con nome e cognome, o col titolo di studio.
Nino Nonnis (Sa Cavana di Aristan)
https://youtu.be/HZ1UQ7PdFm8
Guai a inchinarvi per allacciare gli scarponi, c’è sempre qualcuno che non sa rinunciare, prontezza di cacciatore “Sai, ho visto le foglie muoversi, pensavo che tu fossi un cinghiale” – “Un cinghiale? Ma se è chiusa la caccia al cinghiale!”.(da LA STAGIONE VENATORIA E L’ERRORE DI SBAGLIO – Editoriale di Nino Nonnis)