LE DELIZIE DI HIERONYMUS


Editoriale del 6 maggio 2019

Secondo lui avrei dovuto farmi ficcare un mazzo di fiori nel sedere. Non so oggi ma allora – nel 1503 – una cosa del genere la si considerava disdicevole. E spiacevole. Io già ero imbarazzato a dover posare nudo, figuratevi se potevo accettare di arrivare a tanto!
Hieronymus Bosch non era abituato a sentirsi dire di no. Pagava molto bene i modelli e la modelle selezionati per il suo Trittico delle Delizie e tutti accettavano le sue pose folli senza fiatare: accoppiamenti – più o meno simulati – in verticale, a testa in giù; promiscuità con topi, rospi e animali schifosi di tutti i tipi; sodomizzazioni con flauti; bagni nel liquame putrido; cavalcate su cinghiali… insomma, di tutto. Non pensate che mi fossi proposto per soldi, né tantomeno per condividere le situazioni lussuriose che lui creava nella sua bottega. No. Io mi ero proposto per una piccola vanità. A quei tempi infatti non esisteva la fotografia e se volevi lasciare una traccia del tuo volto dovevi affidarti a un bravo pittore, un privilegio riservato solo ai ricchi, e io non ero ricco. Hieronymus era considerato da tutti il più bravo tra i pittori olandesi, per me era un’occasione unica. Forse non è facile per voi capire la malinconia di chi sa che il suo sorriso, il colore dei suoi occhi, il movimento dei suoi capelli spariranno per sempre. Oggi qualsiasi imbecille può infestare la rete con la sua presenza: ogni compleanno, ogni gita, ogni patetica esibizione viene documentata in ogni dettaglio, come fosse un evento memorabile. Quando rifiutai il mazzo di fiori ero convinto che mi avrebbe cacciato, invece mi tenne. Pensai che mi avesse capito, invece voleva solo punirmi. Se andate al Prado o prendete una riproduzione del trittico potete individuarmi facilmente [Vedi immagine e filmato allegati. N.d.R.]: sono nello spazio centrale, in basso; partite da Carlos, quello che mi sostituì ospitando i fiori, poi spostando lo sguardo leggermente sulla destra – a salire – dopo un modello con una pigna in testa trovate un gruppo di sette persone accalcate sotto una piccola tettoia. Io sono quello più in alto, l’unico che – come direste oggi – guarda “in camera”. Benché stessi sulla punta dei piedi di me a malapena si vedono gli occhi, e non sono nemmeno somiglianti. In quel gruppo si intravedono anche altri due modelli puniti: Tobias che si era rifiutato di posare mentre vomitava, e Lutz che non volle essere ritratto mentre uno stormo di rondini gli usciva dal culo.
Mi piace pensare che la doppia frattura al bacino che Hieronymus si procurò due giorni dopo, cadendo da una scala, sia la conseguenza dei nostri sentiti auspici.

Editoriale di Filippo Martinez (Modello del 1500)

“Hieronymus Bosch non era abituato a sentirsi dire di no. Pagava molto bene i modelli e la modelle selezionati per il suo Trittico delle Delizie e tutti accettavano le sue pose folli senza fiatare: accoppiamenti – più o meno simulati – in verticale, a testa in giù; promiscuità con topi, rospi e animali schifosi di tutti i tipi; sodomizzazioni con flauti; bagni nel liquame putrido; cavalcate su cinghiali… insomma, di tutto.” Da LE DELIZIE DI HIERONYMUS – Editoriale di Filippo Martinez (Modello del 1500)

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