Chi è un Fotografo? Si potrebbero dare mille definizioni ed esempi, ma guardando il lavoro dei grandi esponenti di quest’arte, si nota come possiedano tutti un comun denominatore: l’abilità di saper trasmettere, con le loro immagini, delle emozioni in maniera più o meno universale.
Man Ray, Robert Capa, Henry-Cartier Bresson, Sebastião Salgado, Steve McCurry, Dorothea Lange, Elliott Erwitt, William Klein, solo per citare i primi Maestri che mi vengono in mente, hanno scattato fotografie che colpiscono, fanno riflettere, emozionano e arrivano dove devono arrivare.
Poi esistono fotografi che non sono celebri e non lo saranno mai, ma che per una volta, una sola volta nella loro vita, riescono a rappresentare l’essenza stessa di quest’arte.
È il caso della fotografa americana Deanna Dikeman e del suo progetto “Leaving and Waving”, andando via e salutando. Deanna vive a Kansas City, lontana dai genitori che vivono in una classica villetta, di un classico quartiere periferico a Sioux City, Iowa. Quando può li va a trovare. Quando sale in macchina e va via, il saluto dei genitori dal vialetto, è sempre lo stesso, leggero ed intenso. Quasi un rituale. Così un giorno decide di immortalare questo momento con la sua fotocamera. E così farà per i successivi 27 anni. I genitori, con lo sguardo fisso in camera, davanti alla loro casa, salutano con la mano, ed invecchiano. Stagione dopo stagione, cappotti invernali, magliette estive, foglie e alberi spogli, sorrisi sempre più stanchi, le stagioni e gli anni si susseguono. Il gesto sempre lo stesso, ma allo stesso tempo sempre diverso. Poi nelle ultime fotografie compare solo la mamma a testimoniare con la sua presenza un’assenza dolorosa. Poi l’ultima meravigliosa, struggente foto, la casa con il suo vialetto vuoto. Una foto inaspettata e allo stesso tempo così annunciata in ogni foto che l’ha preceduta.
In queste foto Dikeman racconta un commiato durato 27 anni, e racchiude così nelle sue immagini tutta la forza della fotografia. Che cosa è la fotografia se non la disperata ricerca di testimoniare e fermare il tempo? Le sue foto trasmettono una nostalgia enorme, un blando sedativo al dolore del distacco, un tentativo di esorcizzare un futuro che sa di non poter fermare. I sorrisi dei genitori a coprire il dolore degli addii e, per entrambi, a nascondere la consapevolezza che l’ultimo saluto prima o poi arriverà.
Monica Mazzotto (Biofila di Aristan)
“Poi esistono fotografi che non sono celebri e non lo saranno mai, ma che per una volta, una sola volta nella loro vita, riescono a rappresentare l’essenza stessa di quest’arte.” Da L’ULTIMO SALUTO – Editoriale di Monica Mazzotto (Biofila di Aristan)