COSA NON SANNO ANCORA FARE I ROBOT


Editoriale del 30 gennaio 2025

“L’unica discriminante che abbiamo su Internet per distinguerci dalle macchine è sempre stata l’intelligenza, che però sta per scomparire”, ho letto da qualche parte. I robot, o “bot” come li chiamano, fanno paura. E dunque si stanno mettendo a punto sistemi di identificazione globale basati sulla scansione dell’iride per distinguere in modo affidabile gli esseri umani dall’intelligenza artificiale. Verremmo schedati per evitare di essere sopraffatti?

Non è da oggi che il computer mi obbliga a confermare che non sono un robot. Cosa volete che mi costi? Si tratta di barrare una crocetta. E ogni volta mi chiede dove sono i semafori, i marciapiedi o gli uccelli in una serie di foto. Basta questo per non essere considerato un robot? Io indovino al terzo tentativo, i robot sono così tonti?

“Tony”, mi ha detto mia moglie Maria Jesus, “ci saranno sempre differenze enormi tra te e un robot. Lui non avrebbe mai soprannominato suo cognato Caddaione. E soprattutto non passerebbe quattro ore al giorno in bagno, cosa ci fa un robot quattro ore in bagno?”

È vero, queste cose le ho pensate in bagno. Ci sono cose che i robot non avranno mai la soddisfazione di fare. Ad esempio, andare in bagno. E magari passarci quattro ore.

Marco Schintu (Ufficio pesi e misure di Aristan)

“È vero, ci sono cose che i robot non avranno la soddisfazione di fare. Ad esempio, andare in bagno. E magari passarci quattro ore.” Da COSA NON SANNO ANCORA FARE I ROBOT – Editoriale di Marco Schintu (Ufficio pesi e misure di Aristan)

« Archivio »

  • MANIFESTO DI ARISTAN


    ANTEPRIMA
  • PROMO ARISTAN ROBERTO PEDICINI


  • INNO


  • IL TEMPO DEI TOPI DI FOGNA


  • CIAO NADIA