In uno dei suoi libri più celebri, “Il futuro della democrazia”, Norberto Bobbio ricorre al Pasternak del Dottor Zivago per riassumere un concetto fondamentale: “È accaduto più volte nella storia che tutto ciò che è stato concepito come nobile e alto è diventato rozza materia”. L’idea declinata nel reale si assottiglia e si deforma in una sporca transustanziazione. Ma come opporsi a una degenerazione del bello connaturata alla fallibilità umana? Il comunismo traligna in Stalin, la democrazia nel capitale. Ma sedendo e mirando, oggi dovremmo forse aggiornare l’espressione, visto che il rozzo è diventato ideale. Cosa avviene dunque se è la scoria e non l’idea a deludersi, a deturparsi? È già l’oclocrazia di Polibio, il gran berciare delle masse prima che il giro delle degenerazioni dei sistemi politici ricominci? Difficile dire, ma nel frattempo è meglio veicolare il concetto con forma nuova. Propongo, consapevole della volgarità e convinto della sua profonda valenza semantica, “stronza materia”.
Luca Foschi
(Inviato di guerra da Aristan\ Aristan’s war correspondent)
È accaduto più volte nella storia che tutto ciò che è stato concepito come nobile e alto è diventato rozza materia”. L’idea declinata nel reale si assottiglia e si deforma in una sporca transustanziazione (da OLTRE LA ROZZA MATERIA, editoriale di Luca Foschi)