OLTRE  LA ROZZA MATERIA


Editoriale del 14 maggio 2018

In uno dei suoi libri più celebri, “Il futuro della democrazia”, Norberto Bobbio ricorre al Pasternak del Dottor Zivago per riassumere un concetto fondamentale: “È accaduto più volte nella storia che tutto ciò che è stato concepito come nobile e alto è diventato rozza materia”. L’idea declinata nel reale si assottiglia e si deforma in una sporca transustanziazione. Ma come opporsi a una degenerazione del bello connaturata alla fallibilità umana? Il comunismo traligna in Stalin, la democrazia nel capitale. Ma sedendo e mirando, oggi dovremmo forse aggiornare l’espressione, visto che il rozzo è diventato ideale. Cosa avviene dunque se è la scoria e non l’idea a deludersi, a deturparsi? È già l’oclocrazia di Polibio, il gran berciare delle masse prima che il giro delle degenerazioni dei sistemi politici ricominci? Difficile dire, ma nel frattempo è meglio veicolare il concetto con forma nuova. Propongo, consapevole della volgarità e convinto della sua profonda valenza semantica, “stronza materia”.

 

Luca Foschi

(Inviato di guerra da Aristan\ Aristan’s war correspondent)

È accaduto più volte nella storia che tutto ciò che è stato concepito come nobile e alto è diventato rozza materia”. L’idea declinata nel reale si assottiglia e si deforma in una sporca transustanziazione (da OLTRE  LA ROZZA MATERIA, editoriale di Luca Foschi)

 

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