PROPRIETARI PLANETARI


Editoriale del 15 dicembre 2021

Nel luglio del 1997, subito dopo l’arrivo su Marte del lander Pathfinder e del rover Sojourner, tre yemeniti Adam Ismail, Mustafa Khalil and Abdullah al-Umari fecero causa alla NASA per aver invaso la loro proprietà senza autorizzazione. Il pianeta, secondo quanto dichiarato e messo agli atti dai tre signori, sarebbe stato un lascito dei loro ascendenti, i Sabei e gli Himyariti, antichi proprietari di Marte e degli altri sei pianeti conosciuti 3000 anni fa. Le prove? La volontà di un dio, non identificato, chiaramente espressa dalla frase “vostri saranno i cieli” riportata in non si sa quale antico testo sacro. Nella loro denuncia i tre eredi chiedevano che la NASA sospendesse tutte le operazioni su Marte fino alla sentenza della corte e che si astenesse dal diffondere notizie sulle caratteristiche di Marte senza la loro approvazione. La storia è veramente singolare ed è stano che sul web non ve ne sia quasi traccia. Cercando sulla rete si trova pochissimo, neanche un decimo delle pagine dedicate all’elezione di Miss International 1997; e l’unica fonte ufficiale è la pagina web della CNN del 24 luglio 1997. Perché non sfruttare una notizia così stramba per riempire i media con facezie, lazzi e gag? Forse perché la pretesa degli yemeniti, per quanto bislacca, poteva aprire la strada a delicate disquisizioni teologico-fondiarie dagli sviluppi imprevedibili. L’unico commento pubblico, quello di Brian Welch, l’addetto stampa della NASA all’epoca, è sufficiente a dare un’idea di quanto sia stato opportuno glissare e chiudere il caso velocemente.
Mr. Welch, secondo quanto riporta la pagina della CNN, trattenendo una risata, ha definito “ridicola” la richiesta dei tre. E va bene. Non fosse che Mr. Welch precisa subito dopo che “Marte è un pianeta del sistema solare che è proprietà dell’umanità intera, non di due o tre tizi dello Yemen” aggiungendo che un trattato internazionale del 1967 stabilisce che tutto il sistema solare, a eccezione della Terra, è proprietà di chiunque al mondo e non di uno specifico Paese. Non saprei a chi assegnare il premio “assurdità galattiche 1997” se ai “tre tizi” dello Yemen che hanno ricevuto Marte in eredità da un dio di 3000 anni fa o ai signori della NASA che sulla base di “un trattato internazionale” asseriscono che tutto il sistema solare appartiene ai terrestri. E comunque mi chiedo se una delle 36 civiltà extraterrestri presenti nella nostra galassia, secondo un studio pubblicato nel 2020 sull’Astrophysical Journal, si mostrasse interessata a Marte il trattato internazionale del 1967 potrebbe essere esibito come un valido atto di proprietà? E se i “tizi” provenienti dall’esopianeta ne avessero uno che li dichiarasse proprietari di tutto il sistema solare, Terra compresa?

Marianna Vitale (Spigolatrice di Aristan)

“Marte è un pianeta del sistema solare che è proprietà dell’umanità intera…”
Da PROPRIETARI PLANETARI – Editoriale di Marianna Vitale (Spigolatrice di Aristan)

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