Le violenze subite dalle donne a Colonia e in altre città sono state vissute anche come atto di guerra. Ormai tutti abbiamo imparato che certi atti di guerra sono accompagnati da un grido di nome divino. Io penso non al nome di un Dio che si dice a sproposito, ma al nome delle persone quando a proposito viene ignorato. Per gli assalitori di Monaco, le donne erano senza nome. Indignatevi pure, ma poi guardatevi a “quello” specchio. Ogni volta che un nome non conta, non conta la persona. I nostri gridi di guerra sono più subdoli: sono silenziosi come ogni nome ignorato. O dimenticato tra scoppi di facili risate.
Riconosco, mi sento messo un po’ in difesa quando mi arriva una mail “Caro Don – virgola senza nome – a capo”. Il ruolo senza la persona? Come le donne oggetto o strumento senza nome. Eppure…
Mariam – Rabbunì: fu in questa consegna reciproca di nomi
che avvenne il primo abbraccio tra risorti,
non interrotto ma fatto eterno nel tuo ritorno,
Gesù, al Padre di ogni nome.
Antonio Pinna
(salmista di Aristan)
COGLI L’ATTIMO
da Nel nome del padre (In the Name of the Father – 1993) diretto da Jim Sheridan, con Daniel Day-Lewis