SENZA FILIPPO


Editoriale del 17 febbraio 2013

Tutte le settimane scendo in fondo al pozzo del cortile meridionale ed esploro il labirinto del tempo; nella speranza di ritrovare la strada che mi riporti nel mio Archivio originale, perso un anno fa. Attrezzato di casco da minatore con lampada, strumenti topografici e “filo d’Arianna”, studio la planimetria del dedalo, una complessa rete di gallerie e camere organizzata su più livelli. L’operazione è lenta: ogni discesa, rilevo una sola galleria o camera; poi, in superficie, cerco le modifiche avvenute in Archivio e riesco a capire l’influenza del singolo elemento rilevato. Ogni camera rappresenta un preciso momento del passato, e le gallerie che vi si affacciano sono diverse opzioni tra i possibili corsi del tempo. Quando esco mi ritrovo sempre nel presente, però in una realtà più o meno modificata a seconda delle gallerie percorse.

Dopo l’ultima risalita dal labirinto, verificando quanto fosse variato l’Archivio, mi sono illuso di essere tornato nella “dimensione” originaria. Sembrava essere tutto a posto, ma entrando nella 5° sala ho trovato il soffitto della volta completamente bianco. Il magnifico affresco “Un circo in Paradiso”, opera dell’Accademico Filippo Martinez, era scomparso. Ho cercato di telefonare a Filippo, ma il numero risultava inesistente. Ho chiamato amici comuni: non l’avevano mai conosciuto! Filippo era sparito; non apparteneva a quella realtà. Sconcertato e afflitto ho deciso di salire sulla Torre degli Apocrifi; la vista del panorama di Aristan mi avrebbe fatto bene. Arrivato in cima mi sono affacciato e ho avuto un tuffo al cuore: oltre i tetti dell’Archivio, solo uno sconfinato deserto di sabbia nera. Anche la meravigliosa città di Aristan era sparita.

Carlo M.G. Pettinau
(Archivista dell’Oblio)

COGLI L’ATTIMO

 

da Priscilla la regina del deserto (1994) di Stephan Elliott con Terence Stamp, Hugo Weaving, Guy Pearce, Bill Hunter

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