TROPPI MORTI TRA I CERCATORI DI FUNGHI


Editoriale del 06 ottobre 2016

cercatore

Puntualmente, all’inizio dell’autunno, quest’Ufficio è costretto a registrare un eccesso di mortalità tra i cercatori di funghi. Sono decine quelli che ci lasciano, è più facile morire cercando funghi in un bosco che essere sbranati da un leone durante un safari in Africa o da un coccodrillo se si fa il bagno nel Nilo. E soprattutto si rischia di più a cercarli, i funghi, che a mangiarli. In genere sono anziani. Il nonno scivola o perde l’equilibrio e precipita in un dirupo, oppure viene colpito tra collo e spalla dalla fucilata di un cacciatore, chino su un fungo mai visto prima, scambiato per un cinghiale. Di fatto, che siano giovani o vecchi, raggiungono il bosco e non tornano più, spesso non vengono trovati. Escono dalla fiaba, vagano nell’Universo.

Marco Schintu
(Ufficio pesi e misure di Aristan)


”…raggiungono il bosco e non tornano più, spesso non vengono trovati. Escono dalla fiaba, vagano nell’Universo.”
(da TROPPI MORTI TRA I CERCATORI DI FUNGHI di Marco Schintu)

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