Nell’estate del 2015, una delle più calde che si ricordino in Sardegna, una mia amica, Donatella P. (Telly) ha trentacinque anni ed è nubile. Fa la sarta con ambizioni da stilista, ma è stata anche segretaria in uno studio notarile. Ha incontrato su Internet Eros Z., quaranta anni, veneto di Venezia, rappresentante di una ditta di abbigliamento invernale e sommelier per hobby. Eros è un gran fumatore, divorziato con due figli, Viene a luglio in Sardegna a conoscerla personalmente. Per una settimana girano in auto per le strade dell’isola, lambite da incendi devastanti e invase dal fumo. Guida sempre lei. Lui le accarezza continuamente il mento con l’indice della mano sinistra, oppure la stessa mano gliela poggia sul ginocchio. Parla poco, fuma senza sosta e ogni tanto fa lo spiritoso storpiando e ripetendo ossessivamente poche parole sarde (porceddu, cannonau, Perdasdefogu). Telly tace, sopporta e resiste. Promettono di rincontrarsi (sesso alla prossima?) a Venezia.
Primi di dicembre. Trent’anni di tabacco hanno prodotto tutti i danni in un sol colpo. Lui sta molto male. Telly prende un aereo e accorre al suo capezzale. Appena la vede Eros esce dal coma, sorride con grande sforzo e, balbettando, riesce a ripeterle: “PERDAS-DE-FOGU, PERDAS-DE-FOGU“. Muore tra le sue braccia.
Marco Schintu
(Ufficio pesi e misure di Aristan)
…Primi di dicembre. Lui sta molto male. Telly prende un aereo e accorre al suo capezzale. Appena la vede Eros esce dal coma, sorride con grande sforzo e balbettando, riesce a ripeterle: “PERDAS-DE-FOGU, PERDAS-DE-FOGU“.Muore poco dopo.(da UNA CALDA ESTATE, editoriale di Marco Schintu)