Solo a dare uno sguardo in giù vengono i brividi, è un’altezza pazzesca per un tuffo. Un trampolino alto nove metri su una scogliera di sessantuno, in tutto più di settanta metri sul fiume Yarra, a Melbourne. Sette in più del record mondiale stabilito proprio qui dall’indigeno delle isole Salomone Alik Wickham centodiciassette anni fa. Adesso quassù ci sono io, in costume da bagno, e sotto ci sono sessantamila persone col cellulare acceso e un mare di telecamere collegate in diretta. La sensazione più forte da quest’altezza è che la riva opposta del fiume sia così vicina da potercisi sfracellare sopra. Qohelet nella Bibbia afferma che tutto è vanità ma da quest’altezza mi accorgo che sbaglia: è tutta un’idiozia. Per me un mese fa l’idiozia si è travestita da ambizione e vanità nel momento in cui ho accettato la proposta di un gruppo di idioti, mentre adesso è travestita da paura di fare una pessima figura ritirandomi. Sono degli incredibili idioti anche i sessantamila che stamani si sono alzati prestissimo e hanno dovuto districarsi nell’ingorgo del traffico sperando che, se io muoio, oggi a pranzo possano raccontarsi il loro orrore vissuto in diretta, dal vivo. Ambizione, vanità, voyeurismo morboso, ipocrisia, insensatezza, horror vacui… è tutta una vertigine di idiozia.
In questo momento l’Umanità non ci sta facendo una bella figura.
Meno male che l’editoriale termina qui.
Filippo Martinez (Tuffatore)
“Qohelet nella Bibbia afferma che tutto è vanità ma da quest’altezza mi accorgo che sbaglia: è tutta un’idiozia.”
Da VERTIGINOSA IDIOZIA – Editoriale di Filippo Martinez (Tuffatore)