Albo Valdes e la rabbia dell’ignoto – di ANTONANGELO LIORI


Editoriale (bis) del 9 marzo 2025

Preparava Albo una torta di mandorle utilizzando il miele al posto dello zucchero.

“Una volta a Hokkaido comprai un foglio di carta di mandorle sul quale fece disegnare a mano il nome di mia moglie in caratteri Kanij”.

Scoprii un suo nervo debole.

Non sapeva infatti che fossero l’una e l’altra cosa e mi domandò quasi con rabbia di cosa si trattasse.

“La carta di mandorle – gli risposi – viene prodotta nella prefettura di Hokkaido utilizzando fibre di fiori di mandorlo e la scrittura Kanij è la più antica scrittura nipponica, risalente a circa 4 millenni fa, che unisce i caratteri han”, cioè  i”caratteri cinesi” o sinogrammi) con i sillabari hiragana e katakana. Molti haiku sono scritti in kanij.

Mi guardò sconvolto mentre impastava miele e mandorle.

“E che senso ha conoscere queste cose?”, mi rispose.

“Niente ha un vero senso su questa terra”, sentenziai: “Neppure conoscere il nostro nome. Per esempio, non ha senso logico usare il miele al posto dello zucchero o lo zucchero al posto del miele”.

Non mi rivolse la parola per tutta la serata sino a quando, assaggiando la torta, mi disse: “Non ti pare un po’ asciutta?”.

Non gli diedi soddisfazione. “Mi pare perfetta”.

Se ne adombrò alquanto.

« Archivio »

  • MANIFESTO DI ARISTAN


    ANTEPRIMA
  • PROMO ARISTAN ROBERTO PEDICINI


  • INNO


  • IL TEMPO DEI TOPI DI FOGNA


  • CIAO NADIA