Albo Valdes preparava un pranzo principesco quel giorno cucinando fregula risottata al sugo di lumache per celebrare degnamente il penultimo venerdì di Quaresima.
“Come ben sai – mi disse – Papa Pio V, al secolo Antonio Ghisleri, piemontese di Bosco Marengo, è famoso nel mondo per aver avviato la controriforma perseguitando luterani e calvinisti e per aver consentito ai cristiani di mangiare lumache i venerdì di quaresima con la famosa bolla ‘estote in aeternum pisces’, sarete pescì per l’eternità”.
“infatti – gli risposi – dovette mettere il suo sigillo sotto un provvedimento che gli consentiva di trasformare la carne in pesce senza commettere peccato”.
“Il reato – mi fece – smette di essere tale quando diventa lecito per legge”.
“Peperoncino?”, mi domandò.
“Come se piovesse”, ribadii pronto.
Era l’unica nota piccante che ci potesse rendere tollerabile la vita.