C’era in Albo Valdes qualcosa che non quadrava, come se due morali in lui si intersecassero a volte sovrapponendosi e a volte incrociandosi.
Bene e male erano per lui rigorosi punti di vista.
Ma per definizione i punti di vista non possono essere rigorosi.
Un po’ come la torta che inventammo pur senza forno.
Farina di castagne, zucchero, rosso d’uovo e albumi montati a neve.,
Niente farina.
Amalgamato il tutto, avevamo bisogno di un forno.
E Albo ebbe una grande idea.
Realizzò in un grande pentolone una sorta di torta di sale e limone che fece sfreddare dopo averlo fatta arroventare.
Consolidata questa forma, la rimise sulla fiamma viva e la portò nuovamente a rossore.
Quindi la mise sopra la terrina sotto la quale aveva acceso il fuoco con tre fornellini da campeggio, l’unico sistema di cottura consentito in prigione.
Fra due fonti di calore così intense, la torta si formò e il suo sapore fu veramente gradevole.
Albo però non ne mangiò.
Detestava infatti le castagne.