Bartolomeo nacque in Galilea ma fu chiamato Natanaele.
Il celebre dottore di Israele, grande glossatore della legge ebraica e cristiana, pare fosse ghiotto di fave condite con aglio e prezzemolo.
Così almeno pensava Albo Valdes, che iniziò a soffriggere aglio e lardo mentre le fave cuocevano in un’altra pentola.
L’unica vera differenza rispetto al piatto di San Bartolomeo fu che per Albo questo non era un’unica pietanza ma appena un contorto da abbinare a un delizioso coniglio in umido che aveva preparato a parte.
Apparecchiò con grande cura la nostra modesta tavola e quando gli domandai ragione di tutte queste delicatezze mi disse che quella sera iniziava la nuova serie di Maria De Filippi di “c’è posta per te”, che guardava ormai da oltre vent’anni.
“Perché la guardi con tanta passione?”, gli domandai.
“Perché spero sempre che mi cerchi una figlia avuta chissà quando e chissà da chi e arrivi sino in carcere. Vorrei capire come la prenderebbe il magistrato di sorveglianza e se mi autorizzasse a prendere parte al lacrimevole incontro o invece duramente possa invece crudelmente rifiutare l’incontro padre figlia”.
Per tirarmi su dovetti bere un bicchiere di coca cola.