L’edificio che ospita l’Archivio dell’Oblio è chiaramente “anticlassico”.
E’ assente ogni legge di composizione che consenta la ripetizione di qualsiasi elemento architettonico. Ogni cosa è stata progettata per essere unica nella forma, nella dimensione o nel materiale. Diverse le finestre, le porte, le piante degli ambienti. Perfino nei pavimenti non si ritrova una lastra, una mattonella, un listello uguale a un altro.
Convinzioni superate, compromesse dall’esperienza avuta un mese fa nella sala dei reperti più antichi.
La donazione Carrus è una palla di cannone d’argento finemente cesellata. Mentre la spolveravo, mi scivolò dalle mani. Cadde a terra sopra una grande lastra esagonale di basalto, provocando un rumore sordo, di vuoto. Era una botola. Sollevandola e illuminando la cavità feci una scoperta sorprendente: sotto la sala degli antichi reperti ce n’era un’altra perfettamente uguale. Quando scesi nell’ambiente sotterraneo lo stupore divenne meraviglia: tutti i reperti raccolti negli scaffali erano copie fedeli di quelli conservati nella sala di sopra. Poi, guardando il pavimento, notai una lastra identica alla botola del livello superiore. Ci picchiai sopra e sentii un rumore sordo, di vuoto.
Carlo M.G. Pettinau
(Archivista dell’Oblio)
COGLI L’ATTIMO
da La spada di Zorro, serie televisiva statunitense prodotta dalla Disney, trasmessa fra il 1957 e il 1959