A tavola a casa mia eravamo in quattro la notte di San Silvestro, io, Maria Jesus e i miei genitori. Alle undici è andata via la luce. In tutto il quartiere.
“Tony, in un giorno di luglio del 1977a New York ci fu un blackout. Durò una notte intera, ci furono rapine, stupri all’interno degli ascensori e omicidi. Nove mesi dopo nacquero molti più bambini del previsto”.
“Cosa vorresti dire, babbo? Che per fortuna Maria Jesus non è rimasta chiusa in ascensore?”
“Niente affatto, Tony. Voglio dire che tu e Maria Jesus dovreste approfittare del buio invece di andare al Concertone, cosa ci fate al Concertone? Una massa di deficienti che prendono freddo, cos’hanno da festeggiare? È per questo, per colpa dei Concertoni intendo dire, che nessuno fa più figli”.
“Sei diventato un sociologo, babbo?
“Tony, sei stato concepito la notte di Capodanno, non te l’avevo detto? Ci siamo dati da fare quella notte; tua madre era una tigre, non era certo dimessa come la vedi adesso. Indossava calze a rete e biancheria intima rossa, anche io avevo le mutande rosse”.
Si è sentito un piatto colpire la parete di fronte, non pensavo che mia madre fosse ancora in grado di sentire. Subito dopo è tornata la luce.
Dopo la mezzanotte abbiamo messo i vecchi e siamo andati al Concertone. Non avevamo niente da festeggiare, ci siamo mescolati ad altri quindicimila che festeggiavano l’arrivo del nuovo anno chiedendosi cosa ci fosse da festeggiare.
Marco Schintu (Ufficio pesi e misure di Aristan)