CANI E GATTI IN SENATO


Editoriale del 16 ottobre 2024

Autorizzare i senatori della Repubblica Italiana a portare cani, gatti e, parrebbe, uccelli vari in Senato come ha annunciato il Presidente La Russa lo scorso 4 ottobre alla convention di FdI a Brucoli, è cosa buona e giusta. C’è poco da discutere, c’è in ballo il benessere dei nostri senatori dato che, come dice l’Istituto Sanitario Nazionale, la presenza degli animali d’affezione nei posti di lavoro combatte lo stress dei lavoratori e aumenta la loro capacità di gestire con equilibrio i rapporti sociali. Cosa buona, giusta e, aggiungo, legittima; infatti, visto che in Italia non esistono leggi specifiche sull’accesso degli animali nei luoghi di lavoro sono gli Enti, le Istituzioni pubbliche, le aziende o i singoli datori di lavoro che possono autorizzare i dipendenti a portare i propri animali d’affezione in ufficio. Naturalmente rispettando i criteri e le condizioni stabilite in appositi regolamenti interni. Lo ammetto, sono curiosa di conoscere il regolamento al quale parrebbe stiano lavorando alacremente (l’autorizzazione dovrebbe scattare tra un mese) i Questori del Senato: quali animali saranno ammessi? Cani e gatti come all’Università Milano Bicocca oppure solo i cani come nel Comune di Milano o in quello di Terrazzano sul Naviglio dove i gatti non sono ammessi perché “troppo reattivi e meno facilmente gestibili”. E gli uccelli di cui ha parlato La Russa a Brucoli, saranno ammessi? Quali saranno le taglie e le razze consentite? Sarà previsto il divieto per i cani che abbaiano troppo come nel regolamento della A.S.L. Verbano Cusio Ossola? E, soprattutto, chi pulirà cacche, pipì e pelame? I regolamenti adottati da enti e aziende stabiliscono, come è logico, che debba essere il proprietario a pulire portandosi appresso l’attrezzatura idonea per la raccolta delle deiezioni e quella per la raccolta del pelo eventualmente perso. Accadrà lo stesso in Senato? In un’intervista rilasciata lunedì scorso al Fatto Quotidiano il presidente La Russa alla domanda “Come la mettiamo con le cacche e la pipì?” ha risposto chiaro e tondo: “Chi sporca pulisce. Bisogna che si dotino di sacchetti di plastica”. Spero che si stesse riferendo ai senatori.

Marianna Vitale (Spigolatrice di Aristan)

“quali animali saranno ammessi? Cani e gatti come all’Università Milano Bicocca oppure solo i cani come nel Comune di Milano o in quello di Terrazzano sul Naviglio dove i gatti non sono ammessi perché “troppo reattivi e meno facilmente gestibili”.

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