Aspiro a un mondo di buon umore e reciproco rispetto.
Al di là delle discutibili tecniche costruttive del palazzo in cui abito temporaneamente, la famiglia che vive sopra il mio appartamento è rumorosa. Molto rumorosa!
Ogni giorno, dalle sei e mezzo del mattino, si sente un assurdo trambusto dovuto allo spostamento di mobili/oggetti pesanti e allo scalpitare di tacchi.
I motivi di tali movimenti sono ignoti a tutto il condominio, benché abbiamo anche tentato qualche ipotesi (la più accreditata è quella che i genitori debbano mettere in scena uno spettacolo per la figlia adolescente, in modo da evitare che urli o pianga appena si sveglia, attività che svolge invece con regolarità nel resto della giornata).
Alle otto lo show termina e tutto torna alla normalità ma il nostro risveglio risulta indelebilmente turbato.
La soluzione al problema è giunta sfruttando alcune basilari conoscenze di fisica, sufficienti per sapere che il suono, per propagarsi, ha bisogno di un mezzo elastico di trasmissione (aria, acqua, ecc.).
Laddove non c’è mezzo, non c’è suono.
Il vuoto annulla qualsiasi rumore.
Attraverso una tecnica più semplice da applicare che da spiegare, ho pertanto aspirato nottetempo tutta l’aria dall’appartamento dei vicini, creando il vuoto quasi assoluto (ho lasciato solo poche molecole).
I risultati sono eccellenti: da qualche giorno il rumore dovuto ai loro movimenti è scomparso e il mio umore è decisamente migliorato.
Luca Cocco
Connessionauta di Aristan
COGLI L’ATTIMO
da Totò contro i quattro (1963) diretto da Steno e interpretato da Totò. Il famoso risucchio è di Nino Terzo