Vivere negli USA, come faccio oramai da anni da “straniera”, ed essere al contempo ottimista sul futuro, è un ossimoro. A pensarci bene, non mi viene in mente un altro luogo dove essere fiduciosi sia semplice. Essere ottimisti in un mondo che traballa sotto il peso delle sue stesse contraddizioni è un’impresa titanica.
Sperare sempre nel happy ending e che il “domani sarà migliore” rasenta la follia, pensieri degni dello scemo del villaggio.
Pensare che ci sarà una svolta “umana” e che tutto ciò ci renderà migliori, non ha funzionato con il Covid, figuriamoci con il duo Trump-Musk.
Avere fiducia nella ragione che prevarrà sulla stupidità, sull’avidità e sull’aggressività umana, è come tifare per Bambi contro Godzilla.
Tuttavia, bisogna farlo. Senza ragione, senza lo straccio di una prova, credo che sia la sola strategia che veramente possa avere un senso. Mantenere un atteggiamento positivo lo sento come una necessità, come un impegno morale verso loro. Loro a cui abbiamo tolto tanto, ancora non tutto, ma tanto. I famosi giovani, quelli a cui non lasciamo il volante, ma poi ci lamentiamo con loro se l’automobile sfreccia verso un burrone.
I giovani che ci hanno visto rovinare un intero Pianeta, non un giardino, e continuare a farlo come se ciò non ci toccasse, non li toccasse.
Guardando l’altra sera gli sguardi angosciati e spersi delle mie figlie, non più adolescenti, ma oramai giovani donne, mentre ascoltavano noi adulti enumerare gli eventi tragici della giornata, e le prospettive di crisi e di guerre mondiali, mi ha stretto il cuore. Il nostro pessimismo, per quanto giustificato e “logico”, prosciuga e consuma la loro speranza, la loro voglia di credere e di sognare.
Per questo da oggi, ho deciso di essere ottimista, al limite della stupidità. Per i giovani, come Don Chisciotte, sfiderò i mulini a vento. Sarò ottimista con tutti i miei pensieri e sono certa che domani sarà migliore, come lo saremo noi, e lotterò senza risparmiare le mie forze al fianco di Bambi.
Perché non c’è scelta, Godzilla non può vincere.
Monica Mazzotto (Biofila di Aristan)
“Sperare sempre nel happy ending e che il “domani sarà migliore” rasenta la follia, pensieri degni dello scemo del villaggio.” Da IL LORO FUTURO – Editoriale di Monica Mazzotto (Biofila di Aristan)