IL PANE ANGELICO


Editoriale del 29 dicembre 2024

Mentre la gente moriva di bombe e fame in Medio Oriente come in Ucraina, noi ci si abbuffava al caldo per le feste Natalizie dispensando qualche “povera gente” qua e la.

E io stanotte mi sono avviluppato attorno al panis angelicus per comprendere l’essenza del testo.

Su richiesta di papa Urbano IV, san Tommaso d’Aquino scrisse l’Ufficio del Corpus Domini, festa che sarebbe stata istituita da quel pontefice sulla base dei cinque meravigliosi inni tomistici: Pange lingua, Sacris Solemniis, Verbum supernum prodiens, O salutaris hostia.

Mi concentro però sul quinto. “Panis angelicus”, sentendo il quale non riesco mai a trattenere la mia commozione più profonda.

Il testo è meraviglioso nella sua assoluta perfezione mistica:

Panis Angelicus

Fit panis hominum

Dat panis coelicus figuris terminum

O res mirabilis

Manducat Dominum

Pauper, pauper servus et humilis

Pauper, pauper servus et humilis

Panis Angelicus

Fit panis hominum

Dat panis coelicus figuris terminum

O res mirabilis

Manducat Dominum

Pauper, pauper servus et humilis

Traduco, anche se la traduzione non rende l’originale: il pane angelico diventa pane degli uomini, il pane dei cieli rappresenta il termine delle prefigurazioni. Che cosa mirabile: il povero, il servo e l’umile mangiano il Padrone-

Ecco, nei bambini di Gaza e della Siria, dello Yemen e dell’Ucraina vediamo la forza di Dio, che si trasforma nel pane angelico per farsi divorare dai più umili.

I servi mangiano il padrone.

Rifletto da decenni su questi versi e non trovo la chiave esatta, che forse è ben più semplice di come io penso ma forse ben più complessa di quanto possa mai immaginare.

E non riesco a trovare il termine delle prefigurazioni.

Traduco ogni notte e ritraduco: figuris terminum ma non comprendo.

Nel suo grande mistero, la vita si svela davanti al mio cuore mentre cerco, umile servo, il pane angelico.

Antonangelo Liori (Pastore di Aristan)

“Mi concentro però sul quinto. “Panis angelicus”, sentendo il quale non riesco mai a trattenere la mia commozione più profonda.” Da IL PANE ANGELICO – Editoriale di Antonangelo Liori (Pastore di Aristan)

« Archivio »

  • MANIFESTO DI ARISTAN


    ANTEPRIMA
  • PROMO ARISTAN ROBERTO PEDICINI


  • INNO


  • IL TEMPO DEI TOPI DI FOGNA


  • CIAO NADIA