Luci e ombre, o, come dire, una cosa e il suo contrario? Forse no, o non solo. Almeno per il fatto che l’ombra suppone una fonte di luce.
Così mi vengono in mente le parole dell’antico pellegrino che iniziava la sua salita verso la città di Gerusalemme, città insieme di luce e di ombre se ce n’è una:
«Il Signore è sentinella tua,
il Signore è ombra tua
alla tua destra.
Di giorno il sole non ti colpirà,
né la luna di notte». (Salmo 121,5)
E ho l’impressione che l’antico salmista fosse meno ingenuo dei traduttori buonisti i quali più che tradurre riducono il Signore a “come ombra che ti copre”. Mentre sale alla città di luce, l’antico pellegrino sembra invece cercare una risposta alle ombre sempre presenti nella sua storia.
E con lui, in una terra dove anche sole e luna, giorno e notte,
sembrano eterni nemici da smentire,
imparo come sentire a fianco un dio-compagno,
impalpabile corpo di passi paralleli,
e insieme punto luce che nella realtà opaca mi rivela
luce in chiaroscuro.
Antonio Pinna (salmista ad Aristan)
“Luci e ombre, o, come dire, una cosa e il suo contrario? Forse no, o non solo. Almeno per il fatto che l’ombra suppone una fonte di luce”. Da Salmo 482 – LUCE IN CHIAROSCURO Editoriale di Antonio Pinna (salmista ad Aristan)