LA MORTE DELLA MODERNITÀ


Editoriale del 15 aprile 2025

Con Mario Vargas Llosa non muore solo Mario Vargas Llosa. Muore anche il romanzo moderno. Chi conclude la sua esistenza in questa nostra epoca di passaggio tra un mondo e l’altro non ha compagni né eredi e scandisce un distacco netto tra il passato e il futuro prossimo. Quando morirono Calvino e Parise, rimanevano Sciascia e Moravia, quando morirono Sciascia e Moravia, rimanevano Soldati e Bassani. Se ne andava, con ognuno di loro, il singolo componente di una nutrita squadra di narratori, in un contesto che sopravviveva. Ora che ci lascia Vargas Llosa, il più grande scrittore peruviano dell’ultimo secolo, scompare anche lo stampo di quel tipo di autore: un romanziere con le radici nella tradizione e i rami nell’innovazione, affabulatore di storie avvincenti esenti da ogni birignao autobiografico, colto e attento alla storia, indagatore del rapporto tra il singolo e il potere, dotato di una scrittura solida e di una robusta coscienza morale e civile. Vargas Llosa è stato per la letteratura quello che per il cinema sono stati Costa Gavras, Francesco Rosi o Sidney Lumet, capace di innervare una energica denuncia politica su un plot da thriller, in grado di trascinare il lettore con un montaggio serrato di personaggi, sentimenti e intrighi. Leggete un bel romanzo come “La festa del caprone”, racconto asciutto e mozzafiato di un attentato al dittatore Trujillo (il “caprone” del titolo), e capirete che cosa voglio dire. Quel tipo di romanzo moderno che, nella nostra età postmoderna, non leggeremo più perché nessuno scriverà più in questo modo. Quel piacere della lettura che i sudamericani ci hanno regalato nella seconda metà del Novecento esala l’ultimo respiro insieme a quello di Vargas Llosa.    

Fabio Canessa (Preside del Liceo Olistico Quijote di Aristan)

“Quel piacere della lettura che i sudamericani ci hanno regalato nella seconda metà del Novecento esala l’ultimo respiro insieme a quello di Vargas Llosa.” Da LA MORTE DELLA MODERNITÀ – Editoriale di Fabio Canessa (Preside del Liceo Olistico Quijote di Aristan)

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