PANGEA, NOTIZIE DALL'IO: LUCA FOSCHI


Editoriale del 11 gennaio 2013

Questo editoriale arriva dalla notte di capodanno in Afghanistan. Luca Foschi questa volta non ha “viaggiato” nella testa di nessun altro: è stato in se stesso. In alto si può vedere una foto scattata lì il primo gennaio, Luca mostra la bandiera di Aristan col Cavaliere Infinito. Titolo: Afgharistan.

La bandiera di Aristan davanti al bunker che ci ha ospitato la notte del 31 dicembre 2012.
Alle 19 nell’avamposto “La Marmora” di Shindand si è schiantato un razzo attivato da quella che ormai tutti conoscono come “insorgenza”, perimetro semantico dove viene collocata la galassia di coloro che si oppongono al demiurgico progetto occidentale. Poche ore prima avevamo visitato la temuta Zeerko Valley, enclave talebana, in occasione dell’inaugurazione di un pozzo d’acqua potabile costruito con fondi italiani. 3000 euro per raggiungere la falda a 45 metri. Per assicurare
che la cerimonia si sviluppasse con tutti i crismi si è mosso un convoglio di almeno 15 blindati, con circa 50 soldati italiani a bordo. Le truppe del giovane esercito afghano si sono aggiunte sul posto. 
Sulle nostre teste volava un B2 americano. I bambini del villaggio di Sanowghan si sono accapigliati per le briciole dei biscotti inaugurali, scagliate dalle autorità afghane sul terreno sabbioso come se fossero per piccioni. Le donne guardavano dalle finestre delle case di paglia, nascoste. Gli uomini ascoltavano la concione in silenzio, acculati nella polvere. Forse, anche loro, ragionavano sulla sproporzione esistente fra l’acqua potabile e il massiccio esercito che ne stava permettendo la diffusione mediatica. Forse qualcuno ha persino pensato che quella goffa potenza fosse il paradigma di un colonialismo abborracciato. I ragazzi dell’esercito italiano sono sensibili e intelligenti. Per questo, quando il razzo ha rovinato l’ultimo dell’anno, nessuno si è mostrato sorpreso. E tutti siamo finiti nei bunker. Ma non di corsa. Con ordine. Sardonici. Con classe, quasi.

Luca Foschi
(Inviato di guerra da Aristan\ Aristan’s war correspondent)

COGLI L’ATTIMO

 

da Missione di pace (2011) di Francesco Lagi con Silvio Orlando, Alba Rohrwacher, Filippo Timi, Francesco Brandi

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