VITE DI CARTA


Editoriale del 4 febbraio 2015

Si sa che ci sono più scrittori che lettori e che milioni di alberi vengono tagliati inutilmente per pubblicare libri inutili e coltivare ego esagerati e poco inclini al confronto.
È altrettanto vero che esistono meraviglie di carta capaci di movimentare popoli, cambiare il corso della storia o anche solo la vita di chi li scrive e di chi li legge.
Esistono nella mia libreria alcuni volumi sbiaditi per l’uso quasi imbarazzante che ne ho fatto: le parole si confondono con i miei segni a matita, le copertine sono ingiallite dal sole o hanno qualche macchia di caffè o di vino e spesso sfogliare le pagine è rumoroso per la gradita presenza di granelli di sabbia.
Mi sembra di averli da così tanto tempo che il prezzo lo leggo in sesterzi; eppure per me sono senza prezzo. Ho fatto conoscere loro i miei amici e i posti a me cari: li ho portati in barca, in moto, negli zaini di montagna, sul mare. Più volte hanno parato proiettili a me rivolti.
Credo anche di aver parlato a lungo con loro.
Non lasciate da soli i vostri libri, non abbandonateli in soffitta: riapriteli, usateli, regalateli a chi saprà amarli.
Dategli la vita che meritano.

Luca Cocco
Connessionauta di Aristan

COGLI L’ATTIMO

 
– http://htwins.net/scale2/lang.html

da Fahrenheit 451 (1966) diretto da François Truffaut, tratto dall’omonimo romanzo fantascientifico-distopico di Ray Bradbury.

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